Al "Martelli" i biancorossi recuperano due gol allo Spezia negli ultimi dieci minuti. Ora la sfida con il Catanzaro
L’aria di primavera sembra aver rigenerato il Mantova, che si avvicina al turno pasquale con il bottino di sette punti in tre partite. Il settimo punto arriva al termine di una partita da capogiro, nella quale sarebbe potuto accadere anche di più, se la dura (ma giusta) legge del Var non avesse infranto una rimonta spettacolare.
Mantova – Spezia al centro della domenica di Serie B: in caso di mancato successo dei liguri, il Sassuolo sarebbe matematicamente promosso in A. Ma la gara del “Martelli” è anche un crocevia per la corsa salvezza, nella quale i virgiliani si sono rimessi in corsa nelle ultime uscite. I tifosi lo sanno e riempiono lo stadio, facendo registrare il record stagionale(undicimila spettatori in totale). Il colpo d’occhio è notevole e lascia immaginare che il pubblico sarà il dodicesimo uomo in campo.
Sul prato verde, però, vanno i giocatori agli ordini di Possanzini, che conferma (per la terza volta di seguito) lo stesso modulo, il 4-2-3-1. Confermati anche gli interpreti in attacco, mentre a centrocampo Wieser viene adattato a sostituire l’indisponibile Burrai.
Nel primo quarto d’ora, il Mantova tiene in pugno la partita, mostrando di essere sceso in campo con la determinazione dei giorni migliori. L’imprevisto, tuttavia, è dietro l’angolo. Così, al minuto 18, lo Spezia batte un calcio di punizione sul quale si avventa di testa Aurelio, che segna – indisturbato – il gol del vantaggio. Rete evitabile, che conferma le amnesie difensive dei biancorossi in occasione dei calci piazzati.
Dopo lo svantaggio, la squadra di casa si proietta di nuovo in attacco, sfiorando il pareggio prima con la conclusione di Galuppini (respinta dal portiere), poi con il colpo di testa di Mensah, terminato di poco a lato.
Si va negli spogliatoi con lo Spezia avanti di un gol. La sensazione, però, è che il Mantova abbia le carte in regola per riprendere il risultato.
L’inizio di secondo tempo, tuttavia, rischia di spegnere le velleità di rimonta. Al settimo minuto, Salvatore Esposito trafigge Festa con un tiro basso e angolato. Gli spezzini si ritrovano in vantaggio di due reti ed esultano sotto la curva ospiti, pregustando sogni di gloria. A questo punto, la partita sembra chiusa. A riaprirla è un giocatore dello Spezia, Bertola, che dieci minuti dopo si fa espellere per un intervento pericoloso ai danni di Mensah.
In 10 contro 11, la gara conosce una svolta decisiva. Infatti, nell’ultima fase della partita si assiste ad un monologo biancorosso, sostenuto dai cambi decisi da Possanzini. Finoall’80’, la palla non vuole entrare. Poi, nel rush finale, lo stadio diventa una bolgia. Lancio di Bragantini, Ruocco rimette in mezzo il pallone, su cui si avventa Maggioni per il gol dell’1 a 2. Pochi minuti dopo, Bragantini centra il palo. Seguono altre occasioni. Tempo di recupero: sei minuti. C’è tempo, i tifosi ci credono. Calcio d’angolo battuto da Aramu, palla perfetta per la testa di Maggioni, che fa doppietta. Tripudio in campo, estasi sugli spalti. Il Mantova recupera una partita che sembrava persa.
Mancano ancora due minuti e, a questo punto, tutti sognano una clamorosa vittoria. Il sogno sembra diventare realtà quando il difensore Cella segna il terzo gol, ma il Var interviene e annulla per posizione di fuorigioco. In altri tempi, in un calcio meno tecnologico e più romantico, sarebbe finita 3 a 2. Ma è giusto così. Il pareggio è il risultato che meglio sintetizza ciò che si è visto in questi 90 minuti.
Se fosse arrivata la vittoria, i biancorossi avrebbero quasi potuto blindare e brindare per una salvezza ormai vicina. Il pareggio tiene un po’ più lontana la meta, ma serve comunque: il Mantova conserva il 13esimo posto in classifica, a più due sulla zona playout. Ad oggi, vorrebbe dire salvezza. Impensabile fino a poche settimane fa, quando la squadra sembrava aver toccato il fondo.
Il campionato è ancora lungo, con cinque partite da giocare e diverse variabili di cui tenere conto. Tra queste, una Sampdoria che pare rivitalizzata dal ritorno – in panchina – di due suoi antichi eroi, Evani e Lombardo. Ha vinto anche la Salernitana, mentre Brescia e Frosinone si sono fermate sul pareggio. Il Mantova ha imboccato la strada giusta.
La prossima tappa può rappresentare un altro passo in avanti verso l’obiettivo. Nel lunedì di Pasqua (ore 15), il “Martelli” riapre i cancelli per ospitare il Catanzaro. La squadra calabrese è in corsa per un posto nei playoff ed è guidata dal capocannoniere della Serie B, Pietro Iemmello. A fronte di un attacco spietato, la difesa ospite non è impenetrabile. Sarà un’altra gara spettacolare? Il Mantova attende e, nel frattempo, si gode un pareggio più che meritato.