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Pubblicazione del  
14/2/2025

Calcio. Mantova sconfitto a Modena

Gli emiliani vincono il derby per 3 a 1. La trasferta torna ad essere amara per i biancorossi

Svolta ancora rinviata. E ora serve la riscossa

Doveva essere la svolta, il momento del salto di qualità. Invece è arrivata una sonora sconfitta, che rigetta la squadra nella spirale altalenante che la accompagna dall'inizio della stagione. Il derby con il Modena arrivava dopo la vittoria esterna con il Cittadella e il pareggio (in rimonta) con la Sampdoria. C'erano, dunque, le premesse per aspettarsi qualcosa di più.

LA PARTITA

Pomeriggio di fuoco in terra emiliana, condito dalle (tristi) immagini delle sassaiola tra tifosi alla stazione di Modena. Follie da derby. Allo stadio "Braglia", invece, i sostenitori biancorossi danno il meglio di sé, intonando cori e incoraggiando i giocatori per tutta la partita.

Possanzini presenta un Mantova ormai collaudato, con alcuni punti fermi: il duo di centrocampo Trimboli- Burrai, il totem Mensah e il bomber ritrovato Mancuso. L'inizio di gara è incoraggiante, come dimostra l'occasione capitata nei piedi di Radaelli. Poi, però, alla prima azione avversaria, i biancorossi si ritrovano in svantaggio. Minuto 18, l'attaccante gialloblu Palumbo supera in velocità Burrai e mette in mezzo un pallone invitante, che il compagno Caso deve solo spingere in porta. DIfesa virgiliana non pervenuta. Dieci minuti dopo, il Modena va vicino al raddoppio, ma Festa compie una parata prodigiosa. Sul ribaltamento di fronte, palla a Mancuso, che si invola verso l'area avversaria per poi calciare. La sua conclusione non è irresistibile, ma la sorte lo aiuta: il pallone viene deviato da un difensore e finisce in porta. 1 a 1.

Trovato il pareggio in modo rocambolesco, ci si aspetta che il Mantova si difenda per andare negli spogliatoi con questo risultato. Niente di più sbagliato. al 38' Palumbo riceve palla, capisce di avere spazio e fa partire un tiro che si infila nell'angolino. Stupisce, di nuovo, la passività della retroguardia biancorossa, colpita con troppa facilità.

Nel secondo tempo, la squadra di Possanzini scende in campo con un piglio diverso e costruisce occasioni in serie, senza mai riuscire a concretizzare. Clamorosa quella fallita da Galuppini, che a tu per tu col portiere si fa ipnotizzare. Con il passare dei minuti, le speranze si affievoliscono e il Mantova rallenta, quasi rassegnato. Gli emiliani allora ne approfittano e trovano il gol della sicurezza, con una conclusione di Beyuku allo scoccare del 90'.

IL GIUDIZIO

Risultato bugiardo? Può darsi. Possanzini ai microfoni la definisce la "miglior partita dell'anno". Non che la squadra abbia giocato male, ma quando perdi subendo tre reti, significa che non è stata la migliore delle giornate. Le buone notizie si fermano al primo quarto d'ora e all'ennesimo gol firmato da Mancuso. Per il resto, c'è poco da gioire. Ciò che preoccupa di più è la difesa, decisamente troppo permeabile. A lungo si è parlato di un attacco sterile, nascondendo il vero problema, che sta nelle retrovie. Manca un difensore centrale esperto, in grado di aiutare i compagni. Il calciomercato invernale si è concluso e non ha irrobustito questo reparto: perché?

La classifica rimane buona, ma la vittoria della Sampdoria ha ridotto il distacco dalla zona playout. Anche i playoff, a dire la verità, sono ancora a portata di mano, anche se sembra che il Mantova sia vittima della sindrome di Icaro: ogni volta che si avvicina alle zone alte, si scioglie. Le critiche (quelle costruttive) ci stanno, perché la squadra ha dimostrato più volte di poter competere con tutti. Perciò, l'impressione è che sia un problema di atteggiamento.

Pubblicato su La nuova Cronaca di Mantova il  
7/2/2025
Francesco Raffanini