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27/2/2025

Stop al bullismo: come fermare questa piaga

Guida alle caratteristiche di un fenomeno sociale in crescita e da combattere con la prevenzione

     

Sempre più frequentemente i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, come riportato anche dalle principali testate locali e nazionali, hanno assunto rilevazioni allarmanti, influenzando negativamente la vita di molti giovani che si sentono lesi nei propri diritti e abusati sia fisicamente che psicologicamente.

Secondo l’Osservatorio Indifesa 2024 di Terre des Hommes, il 65%dei giovani italiani dichiara di aver subìto una qualche forma di violenza: tra questi, il 63%  è stato vittima di atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo.

Il bullismo tradizionale, ovvero quella forma diretta di violenza che si manifesta attraverso offese, minacce e percosse premeditate ed intenzionali, colpisce maggiormente i ragazzi (68%) rispetto alle ragazze (60%), mentre il cyberbullismo, ovvero gli atti di discriminazione e di svalutazione che avvengono online, in particolar modo sui social network, sembrano incidere dipiù sulle ragazze (21% contro il 16% dei ragazzi). Le vittime vengono spesso prese di mira per l’aspetto fisico (79%), l’orientamento sessuale (15%) e la condizione economica (11%).

 

Ripercussioni

 

Secondo invece l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il15% degli adolescenti europei ha subito cyberbullismo, con una leggera differenza tra i generi: il 15% dei maschi e il 16% delle femmine.

Inoltre, il 14% dei ragazzi e il 9% delle ragazze hanno ammesso di aver praticato cyberbullismo.

Le ripercussioni del bullismo e del cyberbullismo sulla salute mentale dei giovani sono significative e spesso hanno ricadute importanti sia sulla sfera scolastica che su quella personale.

Il 75% delle vittime sperimenta una perdita di autostima, il 47% soffre di ansia e attacchi di panico, e il 45% tende all’isolamento sociale. In alcuni casi, si registrano episodi di autolesionismo (20%) e rifiuto scolastico (24%).

Come agire allora concretamente per contrastare con mezzi adeguati queste piaghe sempre più dilaganti?

Se è vero infatti che, a livello normativo è stata emanata un’importante legge, la 71/ 2017 il cui obiettivo primario è il contrasto al cyberbullismo declinato in tutte le sue manifestazioni attraverso un insieme di azioni mirate e una specifica strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minorenni coinvolti, siano essi vittime che autori dei fatti illeciti, d’altro canto però gli atti di sopraffazione perpetrati da minori verso loro coetanei sono sempre più frequenti e preoccupanti, anche purtroppo sul territorio mantovano.

 

Mantova

 

Da quanto infatti emerge dai dati del Piano Zona di Mantova, che comprende capoluogo e altri quindici comuni limitrofi, dall’inizio del 2024sono stati avviati procedimenti penali a carico di 51 minori, evidenziando una crescita rispetto ai 45 casi registrati nel 2023.

Per contrastare efficacemente questi fenomeni sempre più presenti è allora fondamentale adottare un approccio integrato che coinvolga famiglie, scuole e istituzioni.

Ecco quali potrebbero essere alcune misure chiave da poter adottare suddivise per nuclei tematici di riferimento.

 

*Educazione e Sensibilizzazione: promuovere programmi educativi che insegnino ai giovani l’importanza del rispetto reciproco e dell’empatia fin dalla scuola dell’infanzia. L’istituzione scolastica dovrebbe infatti essere un ambiente sicuro dove discutere apertamente di queste tematiche.

 

* Monitoraggio e Supporto: i genitori dovrebbero prestare attenzione ai segnali di disagio nei figli, come cambiamenti d’umore o isolamento, e mantenere un dialogo aperto sulle loro esperienze online.

Inoltre in ogni scuola dovrebbe essere attivato uno Sportello di ascolto gestiti da docenti e psicologi per accogliere le istanze degli alunni.

 

*Strumenti tecnologici: utilizzare software di controllo parentale e impostazioni sulla privacy per proteggere i giovani da contenuti inappropriati e interazioni pericolose.

 

* Legislazione e Politiche Scolastiche: introdurre e far rispettare normative che puniscano comportamenti di bullismo e cyberbullismo, garantendo al contempo supporto alle vittime.

 

Si ribadisce in definitiva che il bullismo e il cyberbullismo sono delle vere e proprie piaghe sociali che riguardano tutti noi in quanto cittadini consapevoli e proprio per questo motivo richiedono l’impegno congiunto di tutta la società.

Solamente, infatti, attraverso una collaborazione attiva tra famiglie, scuole, istituzioni e giovani stessi sarà possibile creare un ambiente sicuro e inclusivo, dove ogni individuo possa crescere, avere pari dignità sociale, essere eguale davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, come recita l’articolo 3 della Costituzione, da appendere in ogni aula scolastica.

Pubblicato su La nuova Cronaca di Mantova il  
21/2/2025
Nicolò Barretta