Alla scoperta delle tecniche usate da Andrea Mantegna nella Camera degli Sposi di Palazzo Ducale
Nell’ultima settimana di febbraio e la prima settimana di marzo, è stata fatta la manutenzione ordinaria della Camera Picta, programmata ogni due anni. Quest’anno l’intervento ha visto la collaborazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze con il Laboratorio di Restauro di Palazzo Ducale, grazie ad un accordo tra i due Istituti.
L’OPD ha incaricato innanzitutto il dottor Ottaviano Caruso di eseguire una campagna diagnostica per immagini fotografiche, un metodo di analisi non invasiva (cioè che non prevede prelievi di alcun materiale dalla pittura) che in questi ultimi decenni ha visto un notevole progresso, tramite l’irraggiamento di tutte le superfici con diverse lunghezze d’onda (Luce Visibile, Ultravioletto e Infrarosso). Grazie all’impiego di particolari fonti luminose e filtri per la camera fotografica, è possibile ottenere diverse immagini significative, alcune delle quali rielaborate anche digitalmente. In questo modo è possibile capire meglio la pittura: la tecnica e le campiture di colore; gli interventi più antichi che hanno lasciato traccia.
La nuova campagna di analisi è stata incrociata con quella eseguita da Maurizio Mirabelli e Giuseppina Vigliano dell’Istituto Centrale del Restauro, cioè l’analisi degli strati pittorici durante l’intervento svolto dal 1984 al 1986, confermando i risultati di allora per quanto riguarda i pigmenti utilizzati dal Mantegna e la loro distribuzione sulle superfici.
Durante la manutenzione, i cinque allievi del secondo anno del corso della Scuola di Alta Formazione dell’Opificio delle Pietre Dure insieme ai restauratori del laboratorio del Palazzo e ai docenti dell’Opificio, hanno verificato lo stato di salute di tutte le superfici dipinte e del supporto murario, contemporaneamente sono stati anche registrati i dati riguardanti la tecnica con cui Mantegna aveva trasferito sulle pareti i disegni preparatori tracciati prima sulla carta. Il tutto riportando i risultati su mappe digitali.
Le operazioni eseguite in queste due settimane sono state la riadesione di alcune piccole parti sollevate del colore e la rimozione delle ragnatele e dei depositi di polvere sopra la superficie, con l’utilizzo di pennelli morbidi e aspiratori.
Le persone coinvolte nella manutenzione sono state: la restauratrice del Palazzo Ducale di Mantova dottoressa Daniela Marzia Mazzaglia, le docenti del corso di restauro dottoresse Maria Rosa Lanfranchi e Sara Penoni dell’Opificio; gli allievi: Iacopo Ialenti; Chiara Passeri; Beatrice Rivi; Cetty Santanello; Martina Santini.