“Saper collegare allevamenti e produzioni all’ecosistema”
Elisabetta Galeotti, sindaco di Gonzaga, quanto è importante la Fiera Millenaria per il Comune?
“La Millenaria è importantissima perché sapete benissimo che Gonzaga è famosa per il suo nome. Fu la terra di origine della famiglia Corradi (o Corradi da Gonzaga), dalla quale derivò la celebre stirpe dei Signori di Mantova dal 1300 al 1700 circa. Nell’epoca più recente la sua notorietà invece, in Italia e in Europa, è data dalla fiera Millenaria: una tradizione, qualcosa che contraddistingue anche il paese. Abbiamo un quartiere fieristico che si è sviluppato nel luogo dove nacque a suo tempo e dove tutti gli anni viene ripetuta la fiera agricola nata come tale. Ovviamente nei secoli si è trasformata, modificata e incrementata: quindi è storia ed è inscindibile da quello che è il paese di Gonzaga”.
Binomio
Quanto è importante, secondo lei, il binomio agricoltura e mondo ambientale?
“L’ambiente è fondamentale e noi abbiamo una caratteristica: siamo un territorio agricolo. La storia stessa lo indica: quello che è il nostro territorio, ma nello stesso tempo, dice anche che tutta la parte economica produttiva è focalizzata da tempo sul discorso ambientale perché l’agricoltura è l’attività primaria sia dal punto di vista economico che per l’ecosistema. Con il benessere, l’agricoltura ha perso il contatto che aveva con la natura; allora dovremo riportare l’agricoltura al rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi, quelli che sono i cicli vitali di sopravvivenza. Il rispetto per la gente che ci vive e quindi il rispetto dei parametri salutistici”.
Disastri
Il suo mandato quale sindaco è stato travolto da alcuni eventi particolari…
“Sicuramente il periodo della pandemia, ma voglio ricordare che il mio mandato è stato segnato anche, nell’estate 2021, da una forte grandinata: purtroppo quest’anno quasi tutta la provincia di Mantova può essere testimone di quello che noi abbiamo vissuto due anni fa. Sono cadute dal cielo delle palle grosse come palline di tennis a velocità di 200 km orari: abbiamo subito distruzioni in modo impressionante anche nei padiglioni del quartiere fieristico. Temevamo di non essere in grado di fare la fiera.
“In realtà la tradizione e la volontà di realizzarla a tutti i costi è stata l’occasione per pensare ancora di più alla necessità del rispetto della natura, perché l’uomo deve vivere in sintonia con l’ambiente e far sì che l’ambiente sia sostenibile. Se non si rispetta l’ecosistema, quello che diciamo da tantissimi anni e che è previsto dall’agenda 2030, dobbiamo veramente correre ai ripari immediatamente: ritengo che la Millenaria dell’agroalimentare sia un trampolino di lancio dal quale partire”.
tematiche
Quali saranno gli argomenti che il Comune lancerà in fiera?
“In primo luogo, come dicevo, incontri e tavole rotonde sul mondo agricolo e sul rispetto della sostenibilità, della convivenza tra aziende agricole e cittadini. Desidero ricordare che siamo territorio di allevamenti intensivi, in particolare di vitelli: abbiamo un numero elevatissimo di bovini e di suini. Abbiamo però anche tantissimo terreno, una vastità di territorio, che si pone il problema di quali siano le modalità e gli studi che poi portano ad affrontare certi metodi di allevare e smaltire.
“Rivolgiamo attenzione a questi argomenti, sollecando altresì gli organi sanitari a fare controlli e a dare riscontri sulla correttezza nelle procedure sopra descritte. Sappiamo tutti che a volte si prendono delle strade, che portano comunque a comportamenti corretti, nel rispetto delle norme. Ma è fondamentale avere sempre chiaro quelle che sono le regole da non trascurare”.
Obiettivi
In quali direzioni si sta muovendo, in particolare, la sua Amministrazione comunale?
“Con l’ufficio Cultura da qualche anno ci stiamo impegnando a portare in fiera le giovani generazioni, in particolare quella che noi chiamiamo Generazione Zeta, con i loro pensieri e le loro proposte che possono diventare progetti per dei cambiamenti epocali. Nell’ambito della Millenaria abbiamo dedicato uno stand del padiglione Giovani, dove ci sarà anche la scuola arte, mestieri e professioni.
“L’analisi dei dati ha fornito l’occasione di comprendere che le scuole superiori dovrebbero organizzare più spesso incontri tra i ragazzi”.
Biblio-bike
Biblio-bike è una proposta che coniuga l’ambiente alla cultura, la bici e la biblioteca: di cosa si tratta?
“Sì, questa iniziativa è stata portata avanti grazie anche a un progetto finanziato da Cariplo e sviluppato in collaborazione perché la cosa principale credo che sia sempre quella di collaborare tra enti, istituzioni e associazioni. Perché le cose vanno fatte di comune accordo e vanno comunque replicate e occorre trovare le modalità per diffonderle il più possibile. Pertanto, durante la fiera ci sarà l’occasione per farsi notare da tante persone che non sono solo strettamente cittadini di Gonzaga. Uno degli obiettivi è quello di ricordare che il quartiere fieristico si trova a Gonzaga ma deve l’annuale appuntamento va considerato come evento di tutti e per tutti.
“Nello specifico la Millenaria è proprio quella fiera che non è strettamente tecnica o legata a un settore ben preciso. È da sempre la rassegna delle famiglie, dell’agricoltura, dell’alimentare: tant’è che c’è un particolare comparto, “Mantova Golosa”, che da anni ci caratterizza e che viene molto apprezzato. Ogni edizione cerchiamo di inserire qualcosa di particolare: proprio per questo abbiamo pensato che può essere la vetrina per dare l’input ai giovani per impegnarsi e dal canto nostro aiutarli a fare cultura. Così la Biblio-Bike va nella direzione di portare la biblioteca fuori dalla biblioteca, portare la cultura fuori dai luoghi deputati. Ci sono persone che frequentano e lo farebbero volentieri e sarebbero in biblioteca tutti i giorni: ci sono di contro persone che per qualsiasi motivo tendono a non andare in biblioteca o comunque diciamo non ne sono attratte. In fondo vogliamo portare un’occasione fuori dal luogo istituzionale e la bicicletta ci è sembrato quel mezzo per poter appunto fare questo spostamento in modalità eco, in modalità green”.
Frazioni
“Durante il mio mandato, questo è stato uno dei punti fissi: collegare due frazioni, due nuclei abitati e due centri abbastanza grandi che annoverano più di 1500 abitanti ciascuna: laddove esiste un contesto proprio di paese, quindi con una chiesa, una piazza. Questi nuclei verranno collegati, (Bondeno lo è già e Palidano lo sarà a breve) da piste ciclabili: pertanto, la Biblio-Bike potrà spostarsi tranquillamente da quello che è il proprio luogo e uscire, andare negli altri centri abitati. Percorsi mirati per le due ruote, proprio il modo per avvicinare la biblioteca ai giovani. Senza necessità dello spostamento con l’auto e senza bisogno adulto che accompagnino i ragazzi.
“All’interno della fiera ci si può spostare da un padiglione all’altro con la bici: poi noi saremo anche ben felici di poterla prestare a qualcuno che la voglia utilizzare in altri contesti.
Comunità
Nel 2024 finiranno i suoi 5 anni da prima cittadina del Comune di Gonzaga. Ha intenzione di ricandidarsi?
“Le cose da fare sono ancora tantissime, perché appunto il mio mandato, ma come per tutti i miei colleghi che sono stati eletti nel 2019, scade nella primavera-estate del 2024.
“Abbiamo avuto tre anni di pandemia che hanno bloccato completamente ogni attività ogni relazione e uscendo da questo non è stato solo un problema di blocco, è anche un problema di reinventarsi come comunità, tornare a frequentarsi e tornare a relazionarsi.
Per noi la Millenaria rappresenta altresì l’importante occasione di ritornare a incontrarsi.
“Nel 2020 nonostante la pandemia abbiamo fatto di tutto perché la fiera potesse essere svolta con tutte quelle che erano le prescrizioni dei vari Dpcm: non abbiamo mai saltato un’edizione proprio perché era vitale rivedersi, per incontrarsi perchè credo che ogni comunità abbia bisogno di tornare a stare insieme ed a imparare a stare insieme. Quindi chiunque ci sarà dopo, mi auguro che sappia portare avanti questi argomenti: sostenibilità, ambiente, relazione e tradizione”.
La Millenaria rappresenta anche un un impatto turistico: ci saranno visitatori da tutta Italia anche dall’estero. Quindi Gonzaga sarà “centro del mondo”?
“No, Gonzaga centro del mondo non credo. Sì, ci sono anche i visitatori che vengono da fuori. Oggi la fiera ha una ricaduta sull’estero leggermente ridotta: sono più impattanti ed è più facile avere pubblico straniero nelle fiere specialistiche, parlo della CarpItaly, parlo della Bovimac e dell’antiquariato, calendarizzate come nazionali.
“Abbiamo scoperto proprio anche grazie alle negatività dei problemi legati al Covid, quanto era necessario chiedere i dati anagrafici dei visitatori che arrivavano da tutta Italia e quindi abbiamo potuto far richiesta di essere annoverate tra le fiere nazionali, proprio per questo motivo quindi non tutto il male viene per nuocere”.
Antiquariato
L’antiquariato sta ritrovando crescente attenzione. Potrebbe diventare anche un polo di riferimento per Gonzaga?
“Lo è già, perché nel 2020 essendo obbligatorio avere la registrazione dei visitatori ci è stato possibile registrare ed etichettare la fiera dell’antiquariato come fiera nazionale. Quindi noi abbiamo diversi eventi: uno adesso, uno in ottobre, e poi uno in marzo e uno a maggio.
“Sono diventate fiere nazionali dell’antiquariato e abbiamo anche scoperto dagli espositori che effettivamente hanno una portata molto grande e dopo la fiera di Parma, sostanzialmente la nostra è una tra le più ricercate o rinomate a livello nazionale, si svolgono nel paese, in piazza, è tra le più grandi del Nord Italia e adesso siamo riusciti a portarla all’interno del quartiere fieristico.
“Ora do appuntamento a tutti dal 2 settembre. Nella mattinata di domenica 3 settembre avremo l’inaugurazione ufficiale alla presenza dell’assessore regionale al Turismo Barbara Mazzali e poi arriverà l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi”.
MariMar