Politica divisa sulla gestione del trasporto
Apam (Azienda Pubblici Autoservizi Mantova) sotto osservazione. Meglio, sotto accusa. Il trasporto di cittadini, turisti, ma soprattutto pendolari e studenti “batte in testa”. Non tutto funziona come dovrebbe. Lamentele arrivano in particolare dalle ragazze e dai ragazzi che hanno assoluta necessità di raggiungere i loro istituti scolastici con gli autobus. In pratica l’Azienda non riesce a garantire servizi adeguati con disagi che si registrano giorno dopo giorno. Pare vicina la costituzione di un tavolo di confronto con Provincia, Comune e Apam cui devono partecipare rappresentanti degli studenti e genitori.
E la politica – non sono passati in sordina gli scontri al momento della nomina del nuovo presidente – che fa o dice?
“Forza Italia – si legge in un comunicato della segreteria provinciale – non ci sta al linciaggio politico di sinistra. Forza Italia è attenta ai diritti degli studenti e delle famiglie che denunciano disagi nel trasposto pubblico scolastico, ma non ci sta alla strumentalizzazione politica e al linciaggio mediatico organizzato dai comitati di sinistra contro l’azienda di trasporto pubblico a cui assistiamo in questi ultimi giorni, solo perché la guida dell’azienda ha cambiato colore politico”.
C’è da mettere in conto anche i costi di gestione dell’azienda che si ripercuotono, inevitabilmente, sui biglietti per gli utenti. Il consigliere regionale del PD, Marco Carra, a più riprese ha affermato: “Il PD chiede ancora una volta alla maggioranza che governa la Regione di farsi carico della questione che non è certo secondaria sul bilancio di una famiglia con figli studenti o lavoratori pendolari che devono utilizzare i mezzi per spostarsi in autobus dalla provincia al capoluogo o viceversa”.
Ancora Forza Italia insiste sull’aspetto politico: “I disservizi e la malagestione dell’azienda, ahinoi, sono stati ereditati dall’attuale presidente di Apam e risalgono ad errori di conduzione aziendale ultradecennali. “Questo ci viene confermato, non solo dalla conoscenza comune dei fatti, ovvero, che negli anni scorsi sempre, all’apertura delle scuole, l’offerta di corse degli autobus si è dimostrata carente, ma soprattutto dai racconti di esponenti delle maestranze che lamentano situazioni di malagestione grave almeno negli ultimi 15 anni”.
Viene chiamato in causa da FI il neo presidente nominato dal centrodestra: “Confidiamo che il presidente Medardo Zanetti saprà dare una svolta positiva, concreta ed efficiente alla nuova gestione dell’azienda già entro questo anno”.
A proposito dell’auspicato tavolo istituzionale di coordinamento delle parti coinvolte proposto dalla Provincia, si afferma: “Auspichiamo che diventi un appuntamento permanente precedente l’apertura dell’anno scolastico, affinché Apam venga messa al corrente per tempo degli effettivi flussi degli studenti per un’adeguata programmazione delle corse degli autobus”.
Interviene anche Stefano Rossi, capo dell’opposizione in consiglio comunale: “I quotidiani attacchi ad Apam fanno male all’Azienda e rischiano di distruggere un patrimonio molto importante dei mantovani.Il rischio concreto è che un domani arrivi un privato e si prenda tutto”.
In una nota lo stesso Rossi aggiunge: “Ci tengo a sottolineare come oggi i lavoratori di Apam si facciano il cosiddetto “mazzo” per erogare ancora un servizio sottorganico, con turni massacranti.
“Capiamoci bene: se non ci fosse il loro sacrificio ci sarebbero ancora meno corse per gli studenti, come del resto accade già in altre città, dove hanno tagliato le corse per mancanza di autisti”.
Entrando nei dettagli Rossi commenta: “Se gli studenti e i genitori vogliono rimarcare qualcosa vadano direttamente in Apam: da quanto ne so le porte dell’Azienda sono sempre aperte e non vadano sui social e sui media solo a creare scandali che non esistono o che possono comunque essere gestiti.
“Ma vi sembra normale che solo ora, dopo che dal luglio scorso la guida di Apam è passata al centrodestra, gli utenti si accorgano che i pullman degli studenti sono sovraffollati, obsoleti e sporchi?”.
E conclude: “Ma fino a tre mesi fa, quando alla guida dell’azienda, dopo lunghi 24 anni, la gestione era in mano al centrosinistra, invece andava tutto bene? Sono favorevole alla apertura di un tavolo di confronto con il CDA aziendale”.