Dopo la turbolenta estate si pone l’obiettivo di ritornare in A2 il prima possibile: posizione che la squadra merita
INTERVISTA ESCLUSIVA AL VICEPRESIDENTE PAOLO MAGGIO
Il vicepresidente Paolo Maggio non tutti ricordano ha già “frequentato” il mondo della pallacanestro mantovana già alla fine degli anni 90. Stesso ruolo, idee ai tempi pioneristiche nella compagine societaria Eagles Mantova, nel percorso intrapreso con l’amico ed allora presidente dottor Claudio Dall’Oca.
Come mai questo impegno in uno sport qual è la pallacanestro?
“In realtà fino a metà anni 90 non sapevo nemmeno cosa fosse la pallacanestro e grazie all’amico Claudio – tutt’ora siamo in contatto costante – ho iniziato a vedere le partite su Tele+ del basket americano e mi sono subito innamorato di questo magnifico sport.” – ci racconta Paolo – “Proprio in quel periodo lo stesso Claudio con un grandissimo sforzo – non solo economico – e con una passione fortissima mi chiamò per iniziare a mettere le basi a Mantova per far conoscere prima di tutto questa attività sportiva e per provare> a portare Mantova sulla cartina nazionale.”
Venti anni fa il progetto non decollò. Ora cosa è cambiato?
“Fine anni ‘90 ed inizi 2000 Mantova aveva altri sport che erano più conosciuti visto che erano in serie nazionali: bisogna ricordare in quel periodo la pallavolo era lo sport più seguito dopo il calcio ed aveva 2 Serie A (maschile e femminile)” – ricorda il vicepresidente – “Adesso è tutto diverso grazie alle basi poste dalla precedente gestione Stings e che purtroppo in una sera d’estate 2023 ha bruscamente deciso di non proseguire questo percorso” ci aggiunge nell’analisi lo stesso Paolo “Il seguito costruito nell’ultimo decennio era secondo solo al calcio e questo è l’aspetto fondamentale che mi ha portato a supportare l’idea di Gabriele Palmieri in questa avventura. Ho ritenuto che la passione per lo sport che ho coltivato meriti per tutti i tifosi, famiglie ed addetti a lavori che continui a proseguire a Mantova”.
Si riparte dalla Serie C il percorso tracciato è ambizioso e complicato però le basi come le ritiene?
“Lo sport non è matematica e non è che si può prevedere il futuro solo perché si hanno dei giocatori in rooster che possono giocare comodamente in categorie maggiori. La questione è che questa nuova avventura verte su basi solide legate alla base del pubblico (che non manca e non mancherà), all’idea di costruire un organizzazione su squadre giovanili di tutto rispetto e con solide basi in tutta la provincia”.
“Dal punto di vista sportivo affidare a Gabriele Casalvieri tutto il management è stato un altro passo fondamentale perché ci ha permesso di creare la partnership con una delle compagini più interessanti della provincia di Mantova che è JBC.
La loro capacità negli ultimi anni di costruire un settore giovanile così ben attrezzato e di poter militare nel campionato di Serie C negli ultimi anni portando a casa sempre ottimi risultati lavorando con i giovani che hanno cresciuto è sicuramente un passo fondamentale per poter ricreare e riportare entusiasmo a Mantova dopo questa estate calda 2023”.
Mantova nel cuore anche per te. Le origini non sono proprio mantovane giusto?
“Corretto! Però mi sento mantovano perché è da più di 40 anni che sono qui” ci spiega Paolo “mio padre ha preso servizio qui a Mantova sotto l’arma e da allora ci siamo innamorati di questa splendida città e delle persone in particolare.
Da allora non passa giorno che noi tutti in famiglia ringraziamo della fortuna avuta visto che questa è diventata la nostra città”.
“Il progetto messo in campo da me, Gabriele ed Artur è non tanto e solo imprenditoriale (siamo amici tra i quali condividiamo anche le ferie estive con le nostre famiglie), ma è quello di regalare emozioni forti ai mantovani attraverso lo sport” infine aggiunge il vicepresidente “ripartiamo con i nostri mezzi, ma certamente l’obiettivo è di riportare gli Stings almeno in A2 e soprattutto riportare tutte quelle grandi aziende che avevano sposato la pallacanestro a credere nel nostro progetto”.
Andrew Boscaini