Mostra collettiva promossa dalla Fondazione Malagutti
Vania Elettra Tam, Andrea Borga, Monica De Mitri, Pietro Sanguanini, Matteo Sganzerla, Andrea Sterpellone: questi gli artisti che partecipano alla mostra collettiva “Quel sottile piacere” promossa da Fondazione Malagutti. Esposizione che viene inaugurata venerdì 8 settembre alle ore 18.30 alla galleria “#Diritti a colori” (Mantova, via San Longino 1/B) con la curatela di Carlo Micheli.
“Il francese Henri Poincaré matematico, fisico, astronomo e filosofo della scienza – sottolinea Micheli – elabora agli inizi del ’900 una formula della creatività che ingloba la multiformità dei gesti creativi possibili: C = nu Ovvero: Creatività = novità + utilità.
“Partendo da questo presupposto, ho cercato di comprendere quale fosse il segno rivelatore, la sensazione che induce a pensare di trovarsi in presenza di un prodotto della creatività e sono giunto alla conclusione che risieda in “quel sottile piacere” che si prova nel risolvere un complesso problema matematico, una sciarada, un cruciverba, quando, appunto, avvertiamo che tutti gli elementi presi in esame creano un NUOVO concetto, depurato delle cose superflue e quindi UTILE. Gli artisti selezionati per la mostra Vania Elettra Tam, Andrea Borga, Monica De Mitri, Pietro Sanguanini, Matteo Sganzerla, Andrea Sterpellone incarnano alla perfezione questi concetti, dando vita a percorsi artistico-creativi che si cimentano con l’arte povera, il ready-made, la poesia visiva, il ready-thought, il concettuale, donandoci uno spaccato, ampio e variegato, del loro mondo interiore”.
La mostra, come tutte le iniziative promosse da Fondazione Malagutti, ha importanti finalità sociali e benefiche pertanto tutto quanto sarà raccolto dalla vendita dei cataloghi e una percentuale ottenuta dalla vendita delle opere d’arte saranno devoluti alle associazioni che si occupano ormai da anni dell’educazione e dei diritti di bimbi e adolescenti svantaggiati.
“L’educazione che ciascuno di noi ha ricevuto – afferma il presidente Giovanni Malagutti – ha dovuto fare i conti con le capacità genitoriali e quelle degli adulti ai quali siamo stati più o meno indirizzati per integrarci nel “mondo sociale”.
“Le nostre capacità d’integrazione sono state dettate dal continuo apprendimento sensoriale, dal pensiero logico tipico dell’infanzia, e dall’attività immaginativa sviluppatasi a partire dal periodo pre-adolescenziale.
“L’arte e la creatività sono strumenti espressivi verso la collettività, volte a promuovere nuovi significati da negoziare nelle relazioni umane. Simboli che scaturiscono da visioni differenti e acquisiscono significato sociale quando trasmettono nella comunicazione consapevolezze affettive e intellettive”.
Il leitmotiv della più ampia proposta creativa di Fondazione Malagutti è: “Leggero come un macigno”, contenitore d’arte dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alla musica, dalla scrittura al teatro. Si tenterà di ricercare piaceri, di creare dibattiti, di coinvolgere un pubblico ampio.
“La società odierna – aggiunge Malagutti – si schiera a parole verso i bambini, i ragazzi e i giovani, ma al contempo non sa mettere in atto i meccanismi importanti per la difesa dei loro Diritti.
Sino al 5 novembre. Orari: da martedì alla domenica 9 /13 – 14.30/18.30. Ingresso libero.