Si gettano già le basi per il futuro
Si calcola che saranno oltre 30mila i visitatori. La Fiera Millenaria 2023 chiude domenica 10 settembre. Nei suoi primi sei giorni ha fatto il pienone. Stand affollati, spettacoli seguiti con interesse, famiglie e bambini coinvolti nelle diverse sezioni. Non solo agricoltura. Anche se la ruralità, tra passato e futuro, resta il cuore pulsante. Secondo e ultimo week end all’insegna dei convegni su temi specifici e anche del divertimento.
Vertice
Questa edizione è l’ultima con il marchio del presidente Giovanni Sala. Pensione più che meritata. Lascia il vertice dopo 14 anni. C’è chi scommette che la società Fiera non se lo lascerà scappare via facendo tesoro della lunga esperienza.
“Ho fatto tutto quello che era possibile per dare l’adeguato valore e l’opportuno sviluppo alla Fiera – afferma Sala – Soprattutto negli ultimi anni c’è stato un impegno collettivo in tale direzione che ha portato la struttura di Gonzaga a essere riferimento per una lunga serie di altri appuntamenti nel corso dell’anno.
“Tra tutti, ricordo con estremo piacere la rassegna dedicata all’antiquariato che ha raggiunto valenza nazionale. Più di 6mila biglietti staccati: e il 50 per cento dei visitatori vengono da fuori Lombardia.
“Ritengo, tuttavia, che si possa fare ancora meglio. Lascio in eredità uno straordinario gruppo di lavoro che non mi stancherò mai di ringraziare. Persone che, animate in particolare da uno spontaneo slancio di volontariato, hanno saputo accompagnarmi in questo percorso carico di soddisfazioni pur tra non pochi problemi”.
Prospettive
Sala ricorda le difficoltà dovute al terremoto, alle grandinate, al Covid. Mettendo in conto pure una asfissiante burocrazia. Eppure la Millenaria ha sempre saputo risollevarsi.
“La Regione Lombardia e i soci – sottolinea – sono vicini a questa particolare realtà. A breve arriveranno 500mila euro da parte proprio della Regione che serviranno per collegare due padiglioni. Migliaia di persone transitano in questi spazi che possono e devono confermarsi luogo di attrazione della provincia”.
L’edizione in corso viene definita “del rilancio” ufficiale grazie alla maggiore valorizzazione delle diverse componenti che vanno a formare il complesso contesto espositivo.
Quindi Sala si dice convinto che la Fiera possa diventare sempre più luogo di sviluppo turistico. Concetto, peraltro, fatto proprio dall’assessore regionale al Turismo, Barbara Mazzali: “I 9 milioni di turisti che frequentano il lago di Garda rappresentano uno dei punti di forza della regione. Mantova ne conta solo 350mila e ci sono, di sicuro, le potenzialità per allargare il bacino. Eventi come questo di Gonzaga possono servire. Tanto più che la nostra provincia, e dico nostra perché sono a ogni effetto mantovana, vanta storia, tradizione, enogastronomia, siti Unesco, eccellenze”.
Durante la cerimonia di inaugurazione quattro attrici del Teatro Magro hanno rappresentato le varie fasi della produzione del formaggio Parmigiano Reggiano cui è stata dedicata quest’anno la rassegna dei caseifici “che sono un fiore all’occhiello del nostro territorio” specifica Sala.
Volontà
Il presidente aggiunge: “Segno della volontà di offrire maggiori possibilità di divulgazione delle produzioni. La società Fiera deve stare al passo con i tempi ed essere propositiva anche a livello internazionale. A questo proposito il riferimento cade su “Bovimac”, rassegna invernale che ha valicato i confini dell’Italia”.
A Sala si rivolge il sindaco Elisabetta Galeotti: “Tu Vanni in 14 anni hai fatto capire che si può e si deve lavorare insieme puntando alla condivisione per la ricerca della qualità e della sostenibilità”.
Sala snocciola anche dei numeri: “Sono circa 150mila i visitatori nell’arco dell’intero anno in occasione dei diversi appuntamenti. Complessivamente si registrano 2700 espositori. Questa è senza alcun dubbio la Fiera di tutti e come tale deve essere vissuta, valorizzata, promossa”.
Chi prenderà il posto di Sala? Compito non certo facile anche se la macchina organizzativa è rodata. Al consiglio direttivo il compito di fare una scelta oculata.