Staccioli e Altieri nelle sale della “Arianna Sartori”
Paolo Staccioli: “Un viaggio nel tempo”. Personale dello scultore fiorentino nella sala della galleria “Arianna Sartori” (Mantova, via Cappello 17). Inaugurazione: venerdì 1 settembnre alleore 17. 17.
La mostra sarà inaugurata venerdì 1 settembre alle ore 17. In mostra sculture realizzate negli ultimi anni, in bronzo e in ceramica.
“Le sculture di Staccioli – annota Antonio Natali – evidenziano la loro attinenza formale e culturale coi luoghi toccati dalla nobiltà della storia, specie quelli d’origine medievale, austeri e talora financo severi… Proprio la tradizione è l’anima della poetica di Paolo e il fulcro delle sue scelte espressive. È la matrice e il motore segreto dei suoi lavori”.
Sergio Altieri: “Da Fratta a Colloredo per arrivare a Mantova. Omaggio a Ippolito Nievo”. Sempre nelle sale della “Sartori” sabato 2 settembre (ore 17)si apre la rassegna del maestro Altieri.za dell’Artista a cura di Arianna Sartori.
L’artista è nato nel 1930 a Capriva del Friuli dove risiede. Ha esposto al Padiglione Italia della 54a Biennale Internazionale di Venezia e alla ottava e alla nona Quadriennale di Roma. Ha partecipato alle principali mostre nazionali e ha esposto all’estero in mostre collettive e di gruppo.
“Altieri – scrive Stanislao Nievo, nipote di Ippolito – in 25 affascinanti passi dipinti ci porta attraverso la storia di un libro, Le Confessioni di un italiano… Ogni quadro accompagna un brano del libro”.
Macaluso e Somensari tra talento e passione
Le artiste mantovane Elisa Macaluso e Anna Somensari figurano a Bologna tra le autrici della rassegna “Maestri della galleria” nei locali della “Sant’Isaia” in via Nosadella 41/A. Collettiva che ha come titolo “Il talento e la passione” e che viene inaugurata sabato 2 settembre alle ore 17.
Enrico Miglioli presenta così Elisa Macaluso: “Le onde si infrangono, si sollevano, schiumano. Urlano forza, non si arrendono mai. L’artista naviga con loro sopra una fragile imbarcazione che non affonderà, perché esprimerà, insieme a loro, il disappunto verso una società spesso sorda e disattenta. Dove si infrangeranno queste onde? Riusciranno gli scogli ad arginarle? Questa forza irrefrenabile, continua parla della volontà di Elisa di combattere senza tregua, senza arrendersi mai, come quel mare ondoso, pieno però di fascino ed energia. La sua pittura pare urlare, ma queste onde sono anche ricche di poesia”.
Per Ottavio Borghi l’arte di Anna Somensari d passa dal figurativo all’astratto: “L’indimenticata parentesi figurativa ricca di risvolti estetici e umani, ha lasciato spazio nell’opera di Anna al libero universo della pittura astratta. Non certo perché intendesse rinnegare la precedente prassi operativa peraltro estremamente originale, ricca sempre di accattivanti contenuti nostalgici. Infatti la sua nuova filosofia tiene conto delle necessità dinamiche dell’arte che, per definirsi tale, deve identificarsi con la continua ricerca, al di là di tutti i parametri convenzionali. Il ricorso all’espressione pittorica astratta elimina la necessità di una chiave di lettura materiale dell’opera”.