Vasta possibilità di scelta tra gli eventi. Dal Romanticismo
tedesco Goethe-Schiller alle imprese dell’atleta Filippo Tortu
E poi Pistoletto e Barbero. Corona ricorderà la strage Vajont
Programma vastissimo, con una fitta compagine di ospiti. Per orientarsi meglio, qualche consiglio per ogni giornata. Mercoledì 6 settembre, per inaugurare il “proprio” Festival, si potrebbe cominciare da due mostri sacri della letteratura tedesca come Goethe e Schiller. I due erano legati da una grande amicizia e hanno lasciato un prezioso carteggio recentemente pubblicato anche in lingua italiana. Ad intervenire saranno proprio i curatori dell’edizione italiana, Maurizio Pirro e Luca Zenobi, insieme alla giornalista Natascha Fioretti.
Per chi vorrà ripercorrere gli albori dell’odissea romantica, dunque, l’appuntamento è alla Chiesa di Santa Maria della Vittoria alle ore 19.15.
Il giorno dopo (giovedì 7, ore 14.30), piazza Castello ospiterà il filosofo-psicoanalista Umberto Galimberti, che terrà una lezione dal titolo “Lo spaesamento e l’etica del viandante”. Il discorso si focalizzerà sulla differenza fra viaggiatore e viandante: il viaggiatore parte da una meta e arriva ad un’altra; il viandante, invece, cammina senza meta e di volta in volta risolve delle situazioni.
Venerdì 8, tre eventi consigliati in piazza Castello. Si comincia alle 10.30, con “Quando corri non devi pensare a nulla”. Il giornalista sportivo Federico Buffa incontra Filippo Tortu, primo italiano a correre i 100 metri sotto i 10 secondi, medaglia d’oro nella staffetta 4×100 ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 e fresco vice campione del mondo nella 4×100. Storie di atletica leggera, da sempre regina delle discipline olimpiche.
Alle 14.30, si prospetta un interessante dialogo sul mistero della Creazione, uno degli interrogativi che da sempre l’umanità si pone. A discuterne, due ospiti d’eccezione: l’artista Michelangelo Pistoletto (protagonista della corrente dell’Arte povera) e Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e attuale presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana). Insieme daranno vita ad un dibattito profondo tra l’artificio e la fede, accompagnati dal giornalista Luca Bottura. A seguire, alle 16.45, il Festival accoglierà Alessandro Barbero, tra i più importanti storici nel panorama italiano. Barbero, pur essendo specializzato in storia medievale, si occupa anche di eventi più recenti. Per l’occasione, parlerà di “Quando caddero le torri”, in riferimento all’attentato dell’11 settembre 2001. Il professore, insieme al giornalista Roberto Festa, ricostruirà la tormentata New York dell’inizio del nuovo secolo.
Sabato 9 all’insegna del cinema. Piazza Castello sarà teatro dell’evento “Fellini o Visconti?” (ore 14:30), che riporterà le lancette indietro al 1962, quando i due registi girarono in contemporanea i loro capolavori 8½ e Il Gattopardo. Francesco Piccolo parlerà con il regista Mario Martone di quanto queste pellicole abbiano segnato un passaggio importante nella cultura e nella società italiana.
Nell’ultima giornata del Festival (domenica 10), si consiglia di ascoltare il ricordo della strage del Vajont, di cui ricorre il sessantesimo anniversario, raccontato da chi l’ha vissuta. Si tratta di Mauro Corona, scrittore e opinionista televisivo, che stavolta si presenta nelle vesti di testimone della terribile esondazione che colpì la città di Longarone. Una ferita ancora viva nella sua mente, insieme alla rabbia per le responsabilità umane dietro quella tragedia. Appuntamento a Palazzo San Sebastiano, ore 18. Tutti i biglietti sono acquistabili esclusivamente online, a partire dal 1 settembre (dal 30 agosto per i soci filofestival). Il sito da consultare è: www.festivaletteratura.it
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