Flessibilità e versatilità alla base delle imprese agromeccaniche
La Millenaria resta un’occasione di confronto e di scambio di visioni per costruire l’agricoltura del futuro, strategica in una provincia dinamica come Mantova, dove la vocazione per le Dop e l’alto valore aggiunto della produzione lorda vendibile rappresentano la forza di un comparto particolarmente forte nell’ambito del tessuto economico provinciale.
E alla Fiera Millenaria di Gonzaga, come da tradizione, sarà presente anche Confai Mantova, l’organizzazione di rappresentanza delle imprese agromeccaniche e agricole, da sempre il motore dell’innovazione in agricoltura.
“L’innovazione – afferma Marco Speziali (foto a sinistra), presidente di Confai Mantova – è il primo detonatore della crescita in agricoltura, ma per favorire gli investimenti serve un cambio di passo particolarmente convinto e azioni mirate per accompagnare gli investimenti del comparto che, in termini di meccanizzazione agricola, ha le maggiori potenzialità di sviluppo: il contoterzismo professionale”.
La flessibilità, per Speziali, è la prima chiave di lettura che premia la versatilità delle imprese agromeccaniche per il ruolo di servizio che svolgono, molto spesso – come nel 2023 – assorbendo come cuscinetto i rincari accelerati dall’inflazione e che non vengono completamente riversati sulle imprese agricole.
“In un comparto come quello agricolo che registra una diminuzione di operatori e di imprese agricole e una progressiva crescita strutturale delle realtà attive – prosegue Speziali – il ruolo degli agromeccanici è sempre più essenziale, in quanto risponde alla necessità del sistema agricolo di rispondere rapidamente ai mutamenti che le normative, i mercati e i cambiamenti climatici impongono”.
La strada da percorrere dovrà essere, in un contesto così mutevole, quello di una pianificazione condivisa, non soltanto su scala locale, ma anche in chiave regionale e comunitaria. Dalla transizione ecologica ai cambiamenti climatici, è impossibile evitare il confronto fra operatori e istituzioni, pena la sottovalutazione di elementi cruciali per la tenuta complessiva del comparto.
“Se parliamo di cambiamenti climatici – specifica il direttore di Confai Mantova, Stefano Bonisoli (foto a destra) – non basta adattare il calendario colturale per anticipare le fasi di raccolta, ma è indispensabile avviare un dialogo con le istituzioni e i consorzi di bonifica per migliorare le reti infrastrutturali con opere strategiche che richiedono anni per la loro realizzazione e che non possono più essere rimandate. Allo stesso tempo, è necessario favorire la sperimentazione in campo di sementi adatte a resistere agli stress come siccità, colpi di calore, eccesso di pioggia: non possiamo assolutamente perdere altro tempo”.