Personale in programma alla Noho M55 Gallery: “Libertà ed evoluzione possono essere valorizzate grazie alla creatività”
Progetto ad ampio raggio di Antonella Sissa
Progetto dal prestigio internazionale. Allo studio una mostra personale di ampio respiro che avrà come punto di riferimento New York. L’artista mantovana Antonella Sissa si sta preparando da alcuni anni: “Al momento si tratta di un progetto molto importante che spero di realizzare quale primo compendio della mia intensa attività artistica. Le sale a mia disposizione, dove esporre, sono quelle della Noho M55 Gallery guidata da artisti di New York. Location affermata che ospita opere d’arte di alta qualità, diverse per stile e contenuto”.
Galleria dove gli operatori culturali hanno la libertà di controllare il proprio lavoro beneficiando al tempo stesso della guida professionale cresciuta nell’arco di oltre molti anni di esperienza.
Antonella Sissa sta, quindi, preparando le opere della mostra che, tuttavia, saranno abbinate a quelle più significative della sua produzione.
Il 2024, quindi, dovrebbe essere l’anno in cui l’artista realizza un compendio del lavoro iniziato sin da giovanissima. Già da bambina manifestava una certa propensione per ogni tipo di disciplina artistica come la musica (specialmente pianoforte) e la danza classica.. dopo aver frequentato l’Istituto d’arte di Guidizzolo, ha continuato gli studi e l’esperienza all’ Accademia di Brera a Milano. Ed è in questi anni che, vivendo a diretto contatto con Maestri nelle loro botteghe, apprende le tecniche di restauro lapideo, ligneo e in particolare di affreschi.
Il fascino del colore e l’affinamento tecnico la portano a una maturità espressiva che si concretizza una personalissima espressività pittorica.
Per lei si aprono spazi professionali che con mostre e rassegna in Italia e anche all’estero. New York per una decina di anni è la sua nuova “casa”, raccogliendo consensi e positive recensioni. Nel 2017, tornata in Italia, propone al pubblico i dipinti nella cornice di Brera dove tutto è iniziato, ritorna nel 2017 dopo diversi anni con una mostra personale nella sua amata Brera che l’ha vista nascere.
Nelle creazioni si condensa lo slancio verso la novità tra gestualità grafica, composizione materiale tra tela e tessuti facendo sfoggi di pennellate dai colori primari con dominanti bianchi e grige. Emozionalità che è espressione di una intimità da narrare.
“In previsione della mostra a New York – sottolinea – ho maturato la consapevolezza di un impulso creativo inconscio. Da sempre lavoro su supporti di diversa natura: carta da pacco, carta da scena, carta fatta a mano, le classiche tele, il tessuto”.
I suoi concetti chiave sono libertà ed evoluzione che trasferisce nelle opere attraverso molteplici sfumature.
“Libertà – precisa – quale diritto fondamentale ed universale. L’arte è strumento di espressione della libertà non tanto dell’artista, ma intesa come mezzo “pedagogico”, di incoraggiamento affinché nessuna debba soccombere.
“Inoltre, si è spesso portati a pensare all’evoluzione partendo dagli esempi offerti dalla natura. Pensando alle teorie darwiniane voglio contrapporre la possibilità di non accettare passivamente qualcosa di imposto da un potere più forte: la libertà individuale offre la possibilità di non piegarsi, di non chinare il capo”.
Sissa materializza così i concetti di libertà ed evoluzione: “Nel movimento del tessuto, nelle mille sfumature di colori, di giochi di luce, di chiaro scuri si possono seguire innumerevoli sentieri ognuno dei quali ti può condurre ad esprimere la tua liberta. Della quale tu stesso sei artefice”.