Impresa sociale per la comunità
La Cooperativa Santa Lucia di Asola – impresa sociale per la comunità – ha presentato il Bilancio relativo alle attività del 2022.
Le persone
Dai dati del Bilancio Sociale 2022, sul totale di 356 lavoratori e lavoratrici, 168 sono le persone che hanno disabilità fisica e/o sensoriale e disabilità psichica certificate per legge, disagio sociale (non certificato) o con “significativo svantaggio” ai sensi del regolamento comunitario 651/2014.
Il valore aggiunto complessivo generato da Santa Lucia nel 2022 supera i 5 milioni di euro (quasi un milione in più rispetto al 2021) e la sua distribuzione è prevalentemente in favore dei lavoratori e delle lavoratrici, sotto forma di remunerazione. Tenendo conto che circa il 45% delle persone impiegate si trova in una condizione di disabilità, debolezza, fragilità, la Cooperativa svolge un ruolo molto importante nella creazione di opportunità lavorative per le persone dei territori in cui opera.
I lavoratori e le lavoratrici appartenenti alla fascia d’età oltre i 50 anni rappresentano il 47%, seguiti dalla fascia 31-50 anni, che sono il 45% del totale, il che conferma la buona capacità della Cooperativa di rispondere ai bisogni occupazionali di persone non più giovani e con un livello di istruzione medio-basso, che generalmente incontrano difficoltà sul mercato del lavoro.
Santa Lucia promuove e tutela il benessere agendo soprattutto sull’organizzazione del lavoro, andando incontro alle esigenze dei singoli.
L’80% del personale di Santa Lucia è costituito da donne (282).
La cosa pubblica
Secondo il metodo VALORIS, sviluppato dall’Università di Brescia insieme al Centro Studi Socialis, nel 2022 Santa Lucia ha reso possibile un risparmio globale di € 867.069,00 euro per le Pubbliche Amministrazioni per le quali ha gestito l’inserimento lavorativo di persone con difficoltà, risorse che sono di natura pubblica e che potranno essere ricollocate per il bene comune.
Il territorio
La sede della Cooperativa presso il borgo di Sorbara si trova in un edificio esistente recuperato, non andando così ad aumentare il consumo di suolo, e riqualificato anche in termini ambientali, aggiornando gli impianti e la classe energetica (classe A), inserendo l’impianto fotovoltaico e il depuratore. Inoltre, il centro cottura con self-service “A pranzo con te” è aperto al pubblico tutti i giorni feriali in pausa pranzo e offre menu differenziati a tariffe agevolate per soci/e dipendenti e le loro famiglie oltre che per i clienti convenzionati.
Progetti “eroici”
Tra i più importanti risultati raggiunti per lo sviluppo di nuove attività c’è l’avanzamento del progetto “Cascina Bilzi” a Colorno (Parma) in partnership con Fondazione Cariparma, l’Istituto di credito Crédit Agricole e ALMA – Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Si tratta della rigenerazione di una vecchia cascina con podere, dove Santa Lucia sperimenterà l’imprenditoria sociale nei settori dell’agricoltura biologica, della ristorazione e dell’ospitalità per creare opportunità di lavoro e di inclusione per persone con difficoltà e fragilità. Con questi scopi, Santa Lucia ha richiesto alla società CFI – COOPERAZIONE FINANZA IMPRESA e ottenuto la concessione di un finanziamento agevolato di 800mila euro, secondo quanto previsto dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 4 gennaio 2021.
Arianna Spazzini, presidente, commenta: “Siamo preoccupati che il progressivo inasprimento delle condizioni di mercato, sempre meno favorevole all’inserimento lavorativo di persone con fragilità, possa influenzare il raggiungimento dei nostri fini istituzionali in misura imprevedibile. Santa Lucia continuerà a prodigarsi cercando nuove opportunità. L’evoluzione del contesto ci impone, da un lato, di rileggere i processi di negoziazione, soppesando la risposta alle esigenze delle diverse parti interessate e la sostenibilità economica, e dall’altro di rinsaldare i rapporti di rete e la cooperazione”.