Dal 6 al 10 settembre torna la kermesse
Confronto sull’Europa dell’Ottocento tedesco
Dal fascino dei classici alle pellicole storiche
Largo alle nuove leve e spazio per i bambini
Festivaletteratura 2023. Edizione XXVII. Ci sono già le indicazioni di come sarà. Programma svelato nella cornice di Palazzo Te. Appuntamento atteso dagli appassionati abituati a questo antipasto di inizio estate, in cui vengono svelati i nomi degli ospiti e le principali iniziative che avranno luogo nella seconda settimana di settembre. Quest’anno, il Festival è in programma dal 6 al 10 settembre e presenterà alcune novità. Tanti i temi che verranno toccati, numerosi gli ospiti italiani e internazionali. Dopo anni di restrizioni dovute alla pandemia, la kermesse letteraria torna a definirsi “globale”.
Anticipazioni coordinate dai “veterani” Alessandro Della Casa (che ha letto tutti d’un fiato i nomi degli ospiti) e Simonetta Bitasi, affiancati da tre giovani leve che collaborano con il Festival: Salvatore Satta, Silvia Mengoli e Silvia Righi. Ciascuno di loro ha annunciato alcuni filoni che saranno al centro di incontri e iniziative culturali.
Subcontinenti
Data la sua dimensione cosmopolita, Festivaletteratura non poteva non dedicare una sezione al racconto dei subcontinenti, cioè di quei luoghi del mondo che sono segnati da conflitti e contraddizioni. In particolare, verrà dato spazio ad autori indiani e sudamericani, come Ken Kalfus e David Sedaris. Ospite illustre, il Premio Nobel per la Letteratura Olga Tokarczuk, che rifletterà sulla brutalità della guerra, tema tristemente attuale. Un’altra autrice molto amata è Valerie Perrin, una delle habitué del Festival. Sarà interessante anche seguire il dialogo tra due scrittori isolani, il sardo Marcello Fois e l’irlandese Audrey Magee, proprio sul tema delle “gabbie” nelle quali sono spesso prigionieri gli abitanti delle isole.
A proposito di gabbie, verrà allestita una escape room (un gioco in cui bisogna ingegnarsi nel cercare una via di uscita da una stanza chiusa) ispirata al romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, di Italo Calvino. L’autore, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, sarà omaggiato anche con incontri e dialoghi tra studiosi.
Romanticismo
A proposito di scrittori del passato, è in programma una serie di eventi dedicati agli esponenti del Romanticismo tedesco, una stagione breve, ma decisiva per il destino dell’Europa ottocentesca. Infatti, portò ad una accelerazione della storia, grazie allo sviluppo dei viaggi e della conoscenza. Perché proprio i romantici?
L’occasione è data dalla recente pubblicazione (a cura di Maurizio Pirro e Luca Zenobi) del carteggio integrale tra Goethe e Schiller, due dei “giovani ribelli” che diedero vita ad una delle correnti culturali più celebri della storia. Per chi vorrà immergersi ancor di più nell’atmosfera romantica, si consiglia l’itinerario nei giardini di Palazzo d’Arco, in compagnia dello scrittore Alberto Rollo e dell’attore Giovanni Franzoni.
Dato che il fascino dei classici non conosce epoca, il Festival insisterà sulla riscoperta di altri grandi autori come Thomas Mann, Dostoevskij, Gadda e Natalia Ginzburg. Ci sarà anche un lettore illustre, che confesserà al pubblico i propri gusti in materia letteraria: il comico Giacomo Poretti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Classici libreschi, ma anche cinematografici, perché il cinema è arte e ha attraversato il Novecento. Ecco perché verrà dedicato un incontro a due cult come “8½” e “Il gattopardo”. Le pellicole di Fellini e Visconti saranno analizzate da un importante regista contemporaneo, Mario Martone.
Problemi
Oltre i classici, però, c’è vita. Perciò, Festivaletteratura si apre ai problemi dell’oggi, cercando di discuterne in modo competente e partecipativo. Si parlerà di migrazioni, questa volta dalla prospettiva di uno scienziato (Telmo Pievani) che si occupa delle cause di questi fenomeni. Un’altra scienziata, l’inglese Gaia Vince, affronterà la questione – altrettanto attuale – delle migrazioni climatiche. Infatti, il cambiamento climatico è una delle piaghe più minacciose di questi anni e i suoi effetti cominciano a mostrarsi anche in Italia. Del resto, il Festival si occupa di clima da diverse edizioni, in primo luogo con il percorso “Consapevolezza verde”, che verrà riproposto nuovamente.
Pari opportunità
Un’altra sfida dell’oggi consiste nel dare più spazio alle pari opportunità fra uomo e donna. Di questo tema si occupa un ciclo di eventi dal titolo “Il posto delle donne”: si parlerà di scrittrici del Novecento (con Olga Campofreda e Francesca Massarenti), per poi passare all’attuale condizione femminile (con l’economista Azzurra Rinaldi e la sociologa Francesca Coin). Argomenti come questi riguardano l’essere umano e la società in cui vive. Eppure, l’uomo è ormai insidiato da una nuova minaccia (ammesso che di minaccia si possa parlare), quella delle intelligenze artificiali. Ne discuteranno il neuroscienziato Gerd Gigerenzer e lo scrittore James Bridle. Il dibattito sulla tecnologia è all’ordine del giorno, tanto da essere comparso anche nelle tracce dell’esame di Stato di quest’anno. Perciò, si tratta di un tema trasversale, forse addirittura ancor più sentito tra i giovani.
Per dare spazio ai pensieri di ragazzi e ragazze, si è scelto di adibire la scuola “Pomponazzo” a teatro di incontri tra nuove generazioni, per tutti i giorni del Festival.
Olga Tokarczuk
Marcello Fois
Giovanni Franzoni
Gaia Vince
Cenacolo
Un altro cenacolo per giovani sarà l’iniziativa “Adolescenti al festival”: tre incontri su tre parole-chiave (scuole, generi e cittadinanze). Questa è la risposta degli organizzatori all’inevitabile invecchiamento del Festival. Puntare sui giovani, infatti, può servire a svecchiare una manifestazione che, per quanto sempre molto seguita, sembra aver perso la brillantezza e l’originalità degli inizi. Dunque, largo alle nuove leve. E ci sarà spazio anche per i più piccoli, che potranno cimentarsi in attività ludiche e didattiche nella Casa del Mantegna. A prendersi la scena, però, saranno anche i veterani, depositari di quella saggezza che è essenziale per i giovani. Tra gli ospiti anche Michelangelo Pistoletto, artista 89enne che cucirà un grande stendardo per la pace nel Tempio di San Sebastiano.
Dopo tanta cultura, infine, un po’ di sport. Il giornalista Federico Buffa incontrerà il campione olimpico Tortu, mentre Tiziana Scalabrin intervisterà Sara Gama, già capitano della Nazionale italiana di calcio femminile. Poi, spazio ai ricordi con il racconto della rivalità tra i tennisti Borg e McEnroe e delle imprese della ginnasta Nadia Comaneci.
Per le date e i luoghi degli eventi, bisogna attendere fine luglio.
Francesco Raffanini