Da 51 anni viene rispettata la tradizione
“Un anno è già passato dal 50° del nostro Club “Gli amici del capanno”: grande festa ben riuscita di cui conserveremo a lungo il ricordo. Il tempo non si ferma, tutto è continuato come sempre…stare insieme con l’affetto e l’amicizia di sempre. Ci incontriamo volentieri, perché ogni volta è un incontro, un incontro di anime e di spiriti che si riconoscono, che esplicitano il desiderio di andare avanti ancora per tanto tempo insieme senza porre limiti, senza confini, perché esiste solo il tempo presente, o come dicevano i latini “Carpe diem”, cogli l’attimo presente. Con fraterna amicizia vi auguro buone vacanze”.
Con questo pensiero Carlo Dodi, imprenditore fondatore della Gabbiano Spa, ha accolto i sodali del Club fondato oltre mezzo secolo fa sulla sponda destra del lago Superiore di Mantova. Capanno: memoria lontana di un “rifugio” in cui ritrovarsi, banchettare insieme, navigare, pescare, divertirsi.
Correvano gli anni Settanta e le originali costruzioni – in legno o addirittura in cemento – sulla sponda accoglievano migliaia e migliaia di mantovani. Associazioni, gruppi di conoscenti, pescatori gestivano questi spazi e li aprivano anche a tutti.
Durante la gestione del commissario prefettizio dell’Amministrazione comunale, Raffaele Pisasale – metà anni Novanta – i capanni vennero abbattuti. Ma Dodi e amici, fondatori del Club, non si sono dati per vinti e hanno continuato a trovarsi, rinnovando la tradizione che poi è diventata storica. Nell’accogliente dépendance della residenza a Cerese dello steso Dodi, due mercoledì sera al mese, si è rinnovato e si rinnova tuttora l’incontro conviviale e ludico.
Infatti, dopo la cena, preparata a turno da uno dei soci, sul tavolo arrivano le carte. Così si gioca a briscola. La coppia che, alla fine dopo le varie eliminatorie, perde deve, come penale, occuparsi di lavare piatti e stoviglie. Regola che è stata scrupolosamente osservata in tutti questi anni.
Al termine della stagione vengono “premiati” (una specie di consolazione) chi ha fatto più “lavate” e chi non ha mai fatte. Anche per il 2022-2023, convivio finale – al ristorante “Rigoletto” – per le cerimonia conclusiva.
Classifica finale: 1° Alessandro Gastaldi (8 volte al lavandino), 2° Valerio Sometti (6), 3° Mauro Lugli (3). Non hanno mai lavato i piatti: Vincenzo Federici e Giancarlo Bianchini considerate “pecore nere”.
Gli Amici del Capanno