Festeggia i suoi primi cinquanta anni di straordinaria attività culturale
Notevole livello artistico. Sabato 17 giugno concerto-celebrazione
Un coro è un personaggio autorevole degno di nota e di stima: merita, un ritratto a tutto tondo in cui abbia giusto rilievo il livello artistico che esso sa esprimere nelle sue rappresentazioni. Un coro come la Brigata Corale 3 Laghi è un personaggio ancora più importante perché fin dall’origine si è posto il compito culturale e pedagogico di conservare e illustrare con i suoi canti la memoria della vecchia civiltà contadina prima che tutto della sua storia andasse perduto. Un compito pregnante e allo stesso tempo arduo e impegnativo perché, come dice Virgilio nelle Bucoliche, omnia fert aetas, animum quoque: le tradizioni di un popolo sono talmente fragili nell’animo di una generazione che, se quella successiva non è pronta a raccoglierle, gran parte del loro valore subito si estingue.
La 3 Laghi decise di salvare il passato perduto della sua terra affrontando la tormentosa impresa di riportare alla luce le canzoni popolari strappate dalla memoria di vecchi informatori ancora in grado di raccontare voci, costumi e tradizioni del mondo contadino appena tramontato: lezioni dense di significato sul piano etno-demo-antropologico se poniamo attenzione soprattutto alle ballate che vanno considerate l’espressione più alta e più nobile della lirica popolare.
In questo progetto, la partecipazione costante del suo maestro fondatore Luigi Guernelli fu decisiva soprattutto per quanto riguarda la destrezza e la precisione con cui il direttore sapeva riprodurre su foglio le linee melodiche dettate dagli informatori.
Altrettanto importante fu la stretta collaborazione di molti maestri di musica del Conservatorio di Musica di Mantova (vedi Rinaldo Rossi e Giordano Fermi) e, soprattutto, quella di padre Terenzio Zardini del Conservatorio di Musica “Dall’Abaco” di Verona, compositore e armonizzatore tra i più talentuosi del suo tempo.
Inorgogliti per l’opera culturale offerta dal coro di Guernelli e fieri della sua alta immagine artistica, gli amministratori cittadini (tra i grandi sostenitori cito Nanni Rossi e Gianni Usvardi) videro nella 3 Laghi una degna ambasciatrice della storia e del folklore della terra mantovana.
Il coro più amato del Mantovano (secondo l’applaudito giudizio di due grandi amici e sostenitori della 3 Laghi, Nanni Rossi e Gianni Usvardi), con il supporto costante del sottoscritto inaugurò una lunghissima e magnifica serie di concerti nei luoghi del cuore della sua città, in ogni comune della sua provincia, in gran parte delle regioni d’Italia e in molti Paesi europei.
Stefano Guernelli (attuale Presidente)
Grazie all’alto livello artistico raggiunto dal gruppo corale di Luigi Guernelli (uomo tanto modesto da rifiutare l’appellativo di maestro scrisse nel 1974 il musicista e compositore mantovano Ettore Campogalliani presentando il 33 giri DAL MINCIO AL PO), Mantova d’improvviso si scoprì annoverata tra le mete più ambite dalle formazioni nazionali impegnate nella valorizzazione del canto etnico.
Luigi Guernelli continuò a compiere meraviglie alla guida della sua Brigata senza pretendere compensi e riconoscimenti, sempre raccomandando l’amicizia e la sobrietà di costumi all’interno della formazione quali fattori imprescindibili per la sua crescita artistica. Venne a mancare nel 1995, all’età di sessantanove anni. In ogni circostanza commemorativa in suo onore dobbiamo levarci il cappello e ringraziarlo per aver rinnovato di anno in anno, per più di quattro lustri, il voto di dare splendore all’amata patria aiutandola con il canto a ricomporre parte dei lineamenti distintivi del suo luminoso passato.
Il coro, scioccato e intimorito, traballò ma non si arrese. Arrivò ad aiutarlo il maestro Emanuele Mazzola e, successivamente, i maestri Giovanni Pavesi e Simone Morandi, tutti scelti tra i neodiplomati al Conservatorio “Lucio Campiani”.
Nei nostri giorni la Brigata ha affrontato un’inderogabile trasformazione artistica accettando nel suo organico voci femminili: passaggio delicato e difficile, fors’anche sofferto dalla corale, ma necessario per la sua sopravvivenza.
È doveroso assicurare che l’immagine di Luigi Guernelli resta sempre fulgida e amatissima: lo spirito del compianto maestro aleggia sempre tra le file del sodalizio grazie ai ricordi custoditi nel cuore dei vecchi cantori. La voce di Luigi, amica, competente ed esperta, continua a dettare insegnamenti al fidato sodalizio tramite quella altrettanto vigorosa, efficace e incisiva del nipote Maurizio Giovanelli.
La storia della Brigata mantovana si sta dunque arricchendo di nuovi capitoli: le capacità artistiche consolidate in cinquant’anni di fervida attività rappresentano un trampolino di lancio sicuro per puntare a brillanti successi.
Sabato 17 giugno alle ore 17.30 la Brigata Corale ricorderà i suoi primi cinquant’anni di vita esibendosi in un concerto alla Biblioteca Baratta in corso Garibaldi: sede prestigiosa per ospitare degnamente una commemorazione di così alta risonanza.
Giancarlo Gozzi