Analisi del presidente del gruppo TEA
Il rapporto tra Utility ed Economia Circolare, oggetto della tavola rotonda organizzata da Tea nell’ambito del Seminario Estivo di Symbola al Teatro Bibiena, parte dal ruolo che per natura queste aziende hanno di mettere a sistema gestori di servizi di pubblica utilità con tutti gli stakeholder territoriali. Le multiutility rappresentano infatti un elemento chiave in questa pianificazione condivisa ed efficiente del territorio, con particolare riferimento alle sue risorse e alla capacità di approvvigionarsene in sicurezza e sostenibilità economica. I primati che l’Italia vanta, ad esempio nel riciclo dei rifiuti, spiegano l’impegno di queste nostre aziende nella gestione delle risorse. Attenti alla crescita, ma sempre con un’idea di sviluppo che tenga conto dei tre “pilastri” della sostenibilità: ambientale, sociale ed economico.
Un approccio possibile grazie anche all’innovazione tecnologica che non diventa però strumento fine a sé stesso ma apre opportunità di reale evoluzione della nostra operatività e capacità di migliorare i servizi a beneficio di cittadini, imprese, istituzioni e ricercatori.
In Tea, negli ultimi anni, con i cittadini in particolare, abbiamo insistito molto per promuovere comportamenti sostenibili nei settori dei rifiuti e dell’acqua: lo stesso percorso dovremo affrontarlo adesso per l’energia, rispetto alla quale ognuno deve fare la propria parte, con una gestione oculata e comportamenti nuovi.
Ridurre gli sprechi senza ridurre servizi e comfort passa anche da una diversa percezione del valore da parte di tutti.
Se coesione è competizione, come dice il claim scelto da Symbola, si diventa competitivi quando si hanno gli strumenti culturali per affrontare con senso critico e capacità propositiva la realtà. Da cultura e conoscenza nascono competenze multidisciplinari, sempre più integrate e contaminate, in grado di capire certamente le esigenze del territorio fornendo nuovi elementi di futuro.
Questo il messaggio che noi operatori abbiamo voluto condividere con i nostri territori e il Paese.
Massimiliano Ghizzi